Villach | Carinzia – La strada alpina di Villach mi ha condotto per 16,5 km nel Parco naturale di Dobratsch. Accompagnato dalla vista panoramica delle Alpi Giulie e Caravanche, il percorso ricco di curve ha raggiunto un’altezza di 1.732 metri sul livello del mare. Nelle vesti di una moto da turismo sportiva, la MV Agusta Turismo Veloce è stata la compagna perfetta per questo piacevole viaggio…
Dopo aver provato i modelli MV Agusta più sportivi, la F3 e la Brutale, questa volta è stato il turno di provare la Turismo Veloce 800 Lusso SCS della casa motociclistica varesina. Al mattino ho preso la straordinaria moto della MV Agusta Austria presso Zweirad Ginzinger a Villach. Manuel, il responsabile del negozio, mi ha spiegato brevemente le speciali caratteristiche di questa moto da turismo. Non vedevo l’ora di provare il nuovo sistema di frizione “SCS”, il cosiddetto “Smart Clutch System”.
PARTIRE COME PER MAGIA
Avevo già letto molto sull’argomento e la realtà si è dimostrata coerente con le descrizioni. Dopo aver avviato il motore e innestato la prima marcia, non è stato più necessario utilizzare la leva della frizione. Ancora da fermo potevo lasciarla e partire come per magia. Durante i frequenti stop-and-go che ho affrontato nel traffico, diretto verso la strada alpina di Villach, ho subito potuto constatare i vantaggi del nuovo sistema.
Il cambio semi-automatico, nato da una collaborazione di due anni con Rekluse, l’esperto americano di frizioni, consente l’avviamento e l’arresto senza azionamento della frizione. Il suo funzionamento è basato sul principio della forza centrifuga, che sposta i cunei che innestano la frizione con l’aumento dei giri e la disinnestano con la loro diminuzione. Poiché non è possibile inserire alcuna marcia quando il motore è spento, un freno di stazionamento, posto accanto alla leva del freno a pedale, evita spostamenti indesiderati sulle strade in pendenza.
CON LA MOTO DA SOGNO MV AGUSTA NEL PARADISO NATURALE DI DOBRATSCH
Dopo il casello di Villach-Möltschach ho guadagnato rapidamente quota con i primi tornanti. Grazie al Quickshifter EAS 2.0, la Turismo Veloce era in grado di cambiare marcia rapidamente. Il processo del cambio marcia non viene del tutto eliminato dal sistema SCS e questo aspetto, personalmente, mi piace. Il motore è un tre cilindri con una cilindrata di 798 cc e una potenza di 110 CV e in combinazione con i 192 kg di peso a secco consente una guida sportiva più che adeguata per la motorizzazione. Il serbatoio ha una capacità di 21,5 litri e consente di coprire una distanza ragionevole anche in viaggi più lunghi.
Quindi, per la prima volta nel mio tour, mi sono imbattuto in una vista panoramica mozzafiato, proprio sotto di me si trovava Villach, una città dell’Alta Carinzia. La strada alpina di Villach si snodava attraverso verdi foreste fino alla piattaforma panoramica successiva. Lì, a 1.305 metri sopra il livello del mare, ho goduto di una vista impressionante sull’angolo delle tre nazioni tra Austria, Slovenia e Italia. La strada nel Parco naturale di Dobratsch continuava oltre il giardino alpino con circa 800 piante alpine fino alla piattaforma panoramica “Rote Wand” da cui si gode una splendida vista sulle Caravanche e sulle Alpi Giulie.
RAVIOLI CARINZIANI CON VISTA SULLE MONTAGNE
Dopo qualche altra curva, la foresta si è diradata e dopo il tornante 7 ho raggiunto la locanda di montagna Aichingerhütte, dotata di un giardino con un’altra vista panoramica meravigliosa. Guidare la Turismo Veloce per tutte queste curve è stato veramente piacevole grazie al peso ridotto e alla posizione di seduta comoda. Nel complesso si tratta di una moto molto agile e maneggevole. Solo l’altezza della sella di 850 mm, per me che sono alto 178 cm, ha rappresentato una certa sfida nei terreni non proprio pianeggianti. Ma questo soprattutto perché mi sono fermato e sono sceso spesso per fotografare gli impressionanti panorami da mostrarvi.
A questo punto mancavano solo poche centinaia di metri al termine della strada alpina, lunga ben 16,5 km. Dopo 116 curve e 1.200 metri di salita, ho raggiunto il Rosstratte a 1.732 metri, da cui si godeva una magnifica vista panoramica sul paesaggio montano circostante. Da qui, con un’escursione di circa 1,5 ore è possibile raggiungere la cima del Dobratsch a 2.167 metri. Sulla terrazza del ristorante di montagna “Die Rosstratten” mi sono riassestato mangiando veri ravioli carinziani, prima di godermi l’impressionante strada sulla via del ritorno verso Zweirad Ginzinger, a Villach.
Text und Fotos: Armin Hoyer – arminonbike.com